Residenza artistica….da Lucio! Edizione 2019/2020

FLD Labo-contest videoclip | Residenza artistica da Lucio 2019 :
il vincitore è Alessandro Amante e realizzerà il videoclip ufficiale di "Solo per me" - Ghemon feat. Lucio Dalla

Nella grande casa di Lucio Dalla i cinque videomaker selezionati per la partecipazione alla Residenza artistica, Alessandro Amante, Margherita Marzaduri, Paolo Rosi, Alia Simoncini e Riccardo Tirincanti Morelli, dalla mattina del 7 sino alla sera del 8 Ottobre si sono immersi nel mondo dell’artista e lo hanno esplorato guidati da Ambrogio Lo Giudice, regista, amico e storico collaboratore di Lucio Dalla, Andrea Faccani, Presidente di Fondazione Lucio Dalla, cugino di Lucio e compagno di viaggio dell’artista, Anna Scalfaro, docente di Musicologia e Storia della musica al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Marcello Balestra, discografico e collaboratore di Dalla, Cristiano Governa, giornalista, scrittore, sceneggiatore e Paolo Piermattei, ancora oggi al lavoro nell’etichetta fondata dall’artista, Pressing Line, che ha messo a disposizione dell’iniziativa il brano assegnato ai giovani videomakers che nelle due giornate si sono dedicati a creare una proposta per realizzarne il videoclip ufficiale.

Ai giovani creativi è stata affidata la sfida di fare emergere Lucio, le sue riflessioni, la sua sensibilità in un videoclip costruito su “Solo per me”, il brano che Ghemon ha scritto reinterpretando “Henna” di Lucio Dalla. E proprio Ghemon, contento di questa assegnazione, ha virtualmente partecipato alla Residenza parlando con i partecipanti al telefono e accrescendo l’emozione delle due giornate.

Il motivo della scelta del brano è sintetizzato nelle parole di Ambrogio Lo Giudice: “Henna è un capolavoro, molto amato da Lucio, non molto conosciuto, sicuramente poco valorizzato. Certamente uno dei brani più belli della produzione di Lucio Dalla. Il RAP della versione di Ghemon è un valore aggiunto che lo attualizza”.

L’idea di Henna nasce nel 1992, “Eravamo alle Tremiti, sul gommone” ricorda Andrea Faccani “il cielo venne attraversato dai caccia che volavano verso i Balcani e Lucio mi disse Guarda Andrea, noi siamo qui a farci il bagno, le signore raccolgono i capperi e loro si sparano...chissà quanti tra loro hanno fatto l’amore...e ora si sparano”. Lucio si sente triste, ha bisogno di trovare in sé stesso qualcosa che dia significato alla vita e nasce così Henna, “una canzone diversa da tutte le altre. Richiama l’atmosfera di Come è profondo il mare, ma se ne differenzia per il sapore intimista, è una canzone in cui Lucio non parla agli altri, come quasi sempre fa, ma a sé stesso e trova nell’amore, nell’amore assoluto, totale, tra le persone e per la natura, l’unica possibile soluzione alla guerra e all’oppressione”. Aggiunge Paolo Piermattei: “In Henna, nelle parole che Ghemon ha riportato nella sua canzone, Lucio afferma che l’amore è la salvezza: l’amore assoluto, l’amore che si muove dal cuore, che ti esce dalle mani e cammina sotto i tuoi piedi, l’amore francescano sembrerebbe, nella sua più semplice purezza. Henna, forse, è una preghiera. Senza dubbio era il brano che più di tutti Lucio aveva nel cuore e rappresenta la sua capacità di andare in profondità e di arrivare alla verità, mettendosi in rapporto con sé stesso, incontrandosi”.

Ghemon raccoglie tutto questo, lo sente, lo fa proprio e scrive “Solo per me”. Sottolinea Cristiano Governa: “scrivendo Solo per me Ghemon è stato fedele ad Henna perché la ha tradita completamente. Ha fatto la propria canzone, a partire da Lucio”. Inoltre, “la distanza che sembra separare la musica di Solo per me da quella di Henna è solo apparente, “infatti” precisa Anna Scalfaro “nella ripresa dei contrappunti si incontrano i due generi con il risultato che l’uno dà forza all’altro”.

 

La sfida rivolta ai giovani videomaker è stata dunque quella di formulare un’idea di videoclip che faccia emergere “l’energia di Lucio, la speranza che c’è in Henna unite alla passione e all’originalità dell’interpretazione di Ghemon” dice Marcello Balestra. E proprio da una sua idea nel 2015 nasce l’album “Bella Lucio” che oltre a “Solo per me” comprende altre 10 tracce scritte da star del RAP italiano, con la direzione artistica e di produzione di Franco Godi. “Bella Lucio dimostra quanto il repertorio di Lucio possa dialogare con nuove energie autorali, rappresentate dai rapper, attualizzarsi nella loro voce, anche per raggiungere ed incuriosire il mondo dei più giovani, di coloro che non hanno avuto ancora la fortuna o l’occasione di conoscere Lucio e la sua riconosciuta capacità di essere sempre avanti”.

Nei saloni in cui Lucio ha vissuto e lavorato i cinque videomaker hanno raccolto queste ed altre suggestioni in un dialogo ricco e prolifico volto a fare germogliare l’idea di videoclip “che bisogna mettere a fuoco in modo molto chiaro e poi portare avanti con logica e coerenza, ma soprattutto nel modo più semplice possibile”, come ha suggerito Ambrogio Lo Giudice, e Cristiano Governa, nel dialogo sulla costruzione della sceneggiatura, ha ricordato che “Lucio era un grande fotografo, in fin dei conti. Aveva l’incredibile capacità non di stare concentrato, capacità di tanti, ma quella di sapere quando distrarsi. Distrarsi quando la vita passa, e fare la foto. La vita si dà per dettagli non per intero e Lucio ha sempre avuto l’incredibile sensibilità per coglierli e ricostruire il prima e il dopo, il passato e il futuro di quel dettaglio, di quell’istante”.

La prima giornata di Residenza ha visto dunque questa piccola community di creativi al lavoro insieme ai docenti e ai testimoni della vita dell’artista e la sera l’”immersione” nel “mondo di Lucio” è continuata al ristorante “da Vito”, che all’ingresso ha ancora la foto di Lucio a bordo di una Vespa con Andrea Faccani, e lo scambio è continuato, si è articolato, le idee hanno cominciato a prendere forma.

 

Il secondo giorno il lavoro è stato prevalentemente individuale, ciascun partecipante si è “appropriato” di un proprio spazio nella Casa dell’artista e sulle seggioline da cinema della Stanza dello Scemo, alla scrivania di Lucio o sul soppalco, nel Salone dell’Esibizionista, sui divani del Salone Caruso, oppure passeggiando tra le stanze ha trovato il “proprio angolo” tra le mille suggestioni della Casa di Lucio e si è dedicato all’ascolto del brano e alla stesura dell’idea progettuale.

La cosa più bella e significativa di questa prima esperienza di Residenza Artistica da Lucio è stato l’entusiasmo dei cinque partecipanti e il loro muoversi con stupore, curiosità e delicatezza nella storia di Lucio Dalla e tra le esperienze e le passioni dell’artista testimoniate dalla sua Casa.

Margherita Marzaduri ha commentato: "Dopo due ore che ero qui già ero contenta di questa esperienza. E' incredibile l'atmosfera che si è creata, l'energia trasmessa da un artista che non c'è più attraverso chi lavora nel suo nome. Sia chi lo ha conosciuto che chi non lo ha conosciuto è stato in grado di coinvolgerci in quello che l'artista è stato. In questo modo chi ci ha accompagnato è riuscito ad instaurare un dialogo tra artisti: tra Lucio Dalla, Ghemon e noi". E Alia Simoncini: "Il confronto di questi giorni è stato prezioso, e a prescindere dall'esito quest'esperienza rimarrà sempre nel mio cuore". Alessandro Amante ha definito “un grande onore essere stato selezionato per partecipare a questa esperienza", mentre Riccardo Tirincanti Morelli ha commentato: "La Casa di Lucio Dalla è uno dei pochissimi posti in cui ho sentito veramente l'arte. Lucio Dalla è assolutamente attuale, infinito ed eterno".
Infine, restituendo pienamente il senso, l’intento e l’atmosfera della Residenza Artistica da Lucio, Paolo Rosi ha sintetizzato: “è stata l'occasione per confrontarsi con professionisti di altissimo livello. Ma, ed è questo il bello: alla Fondazione Lucio Dalla accade tutto in un ambiente che sa di casa”.

L’idea di videoclip che ciascun partecipante ha infine presentato alla Giuria ha testimoniato per tutti grande capacità creativa, energia, sensibilità e determinazione nell’affrontare una sfida tanto impegnativa quanto stimolante che Ambrogio Lo Giudice non ha esitato a definire “doppio salto mortale”: il vincitore dell’iniziativa è Alessandro Amante “che ha proposto un’idea di grande impatto emotivo, in grado sia di restituire la forza delle parole di Ghemon che l’atmosfera di Henna. Un’idea sorprendente cui è sottesa una riflessione profonda, universale e senza tempo così come Lucio ha voluto Henna e così come emerge con incisività dal racconto di Ghemon” commenta Ambrogio Lo Giudice.

Alessandro Amante, molto contento per la vittoria ha commentato dicendo: “Ho partecipato per l’opportunità dell’esperienza di residenza artistica che mi ha sin da subito affascinato e che è stata un momento di crescita e di confronto. Lavorando nei luoghi in cui Lucio Dalla ha vissuto mi ha dato la possibilità di immergermi nel suo mondo, di conoscere a fondo l’artista e l’uomo.
Raccolgo con gioia la sfida di dirigere il videoclip che ho immaginato ad alto impatto emotivo...senza svelare la sceneggiatura posso anticipare che ci saranno sorprese. La realizzazione del videoclip sarà nel mio caso un duplice onore poiché Lucio Dalla è stato un grande artista ed anche un concittadino illustre di cui ho ascoltato le canzoni sin da bambino”.

Inizia ora una nuova fase dell’iniziativa, quella della realizzazione del videoclip, alla quale Alessandro Amante ha iniziato a dedicarsi con l’intento di presentare il videoclip nel contesto delle iniziative di celebrazione del compleanno 2020 di Lucio Dalla, oggi in pianificazione, perché ci piace pensare che questo sia un regalo per lui, per l’impegno che ha dedicato ai giovani artisti e la passione con cui ha sempre lavorato per dare al loro talento concrete opportunità di espressione.

L’iniziativa promossa in collaborazione con Bologna Città della Musica Unesco, IncrediBOL! e Bologna Welcome ed è realizzata con la collaborazione del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Main sponsor è CheBanca!, la banca del Gruppo Mediobanca che con entusiasmo ha aderito all’iniziativa. “Crediamo nel talento come leva per la creazione di nuovo valore, soprattutto quello dei più giovani quando correttamente indirizzati e valorizzati “commenta Lorenzo Bassani, Direttore Commerciale e Marketing di CheBanca! “Le nuove generazioni rappresentano anche il fulcro della nostra visione di banca: guardiamo con attenzione alla Next-Wealth Generation, convinti di poterne favorire una crescita professionale e patrimoniale. Per questo siamo felici di offrire un’opportunità di crescita e affermazione ai giovani meritevoli di questo progetto e siamo particolarmente orgogliosi di poterlo fare nel nome e nel segno di Lucio Dalla”.

 

 

Appuntamento con il talento, nel segno di Lucio Dalla

21 Luglio 2020, ore 21.15, Piazza Maggiore, presentazione in anteprima del videoclip di Alessandro Amante “Solo per me” (Henna) Ghemon Feat. Lucio Dalla, ospite della Rassegna della Cineteca di Bologna “Sotto le stelle del cinema”. Alessandro Amante è il vincitore della prima Residenza Artistica dedicata ai giovani talenti realizzata da Fondazione Lucio Dalla nella casa dell’artista cui è dedicata.

Dopo la riapertura della grande casa di Lucio Dalla, la presentazione del videoclip “Solo per me”, esito della prima Residenza Artistica realizzata da Fondazione Lucio Dalla, rappresenta un ulteriore importante passaggio nella ripresa delle iniziative nel nome di Lucio, dopo il lungo periodo di sospensione per la situazione sanitaria.

Lo scorso Ottobre cinque giovani video-maker erano stati selezionati, tramite un Bando lanciato da Fondazione Lucio Dalla con la collaborazione dell’Ufficio Musica del Comune di Bologna, per partecipare a due giornate di “immersione nel mondo di Lucio” e per compiere, insieme a professionisti del settore e testimoni della vita e del lavoro dell’artista, un percorso creativo finalizzato a proporre la propria idea di videoclip per “Solo per me”, il brano che Ghemon ha scritto reinterpretando “Henna” di Lucio Dalla.

“Solo per me” è stato messo a disposizione dell’iniziativa da Pressing Line, la casa discografica fondata da Lucio Dalla che è ancora oggi al lavoro nello scouting e nella promozione di giovani talenti. Il brano fa parte dell’Album “Bella Lucio”, nato nel 2015 da un’idea di Marcello Balestra discografico e collaboratore di Lucio Dalla, che oltre alla traccia di Ghemon racchiude altri dieci brani scritti da star del RAP italiano reinterpretando altrettanti brani di Lucio Dalla, con la direzione artistica e di produzione di Franco Godi. “Bella Lucio”, sottolinea Marcello Balestra, “dimostra quanto il repertorio di Lucio possa dialogare con nuove energie autorali rappresentate dai rapper, attualizzarsi nella loro voce, anche per raggiungere ed incuriosire il mondo dei più giovani, di coloro che non hanno avuto ancora la fortuna o l’occasione di conoscere Lucio e la sua riconosciuta capacità di essere sempre avanti”.

Tra i protagonisti di questo progetto discografico, Ghemon, autore di “Solo per me” (Henna) racconta “ho scelto un brano di Lucio Dalla che mi parlasse all’anima e alla pancia. Ci sono tantissimi pezzi strepitosi ma volevo qualcosa che mi rappresentasse da vicino. Quando ho scoperto come Lucio ha scritto la storia di Henna al largo delle Tremiti, pensando alla guerra che c’era allora nei Balcani ho rivisto in qualche modo quello che stavo vivendo io in quel momento. Erano infatti i giorni degli attentati terroristici in Francia e quello che stavo provando era forse simile a quello che provava Lucio, ovvero il mio pensiero andava a dei fratelli in giro per il mondo che si stavano facendo del male. Era un pezzo che mi parlava nella sua interezza, ho aggiunto le mie strofe al brano e per me si è realizzato un sogno: sposare le mie parole con quelle di Dalla."

La scelta del brano su cui si è giocata la sfida tra i giovani partecipanti alla residenza artistica è chiarita da Ambrogio Lo Giudice, regista, amico e collaboratore di Lucio Dalla: Henna è un capolavoro, molto amato da Lucio, non molto conosciuto, sicuramente poco valorizzato. Certamente uno dei brani più belli della produzione di Lucio Dalla. Il RAP della versione di Ghemon è un valore aggiunto che lo attualizza”.

L’idea di Henna nasce per caso, nel 1992, “Eravamo alle Tremiti, sul gommone” ricorda Andrea Faccani, Presidente di Fondazione Lucio Dalla “il cielo veniva attraversato dai caccia che volavano verso i Balcani e Lucio mi disse Guarda Andrea, noi siamo qui a farci il bagno, le signore raccolgono i capperi e loro si sparano...fino a poco tempo fa giocavano insieme a basket, erano fortissimi e ci emozionavano quando per la vittoria si abbracciavano, ora per la vittoria con quelle stesse mani e quelle stesse braccia si strozzano... ”.

Lucio si sente triste, ha bisogno di trovare in sé stesso qualcosa che dia significato alla vita e nasce così Henna, “una canzone diversa da tutte le altre. Richiama l’atmosfera di Come è profondo il mare, ma se ne differenzia per il sapore intimista; Henna è una canzone in cui Lucio non parla agli altri, come quasi sempre fa, ma a sé stesso e trova nell’amore, nell’amore assoluto, totale, l’unica possibile soluzione alla guerra e all’oppressione”, aggiunge Paolo Piermattei, musicista e collaboratore di Lucio Dalla, “In Henna, nelle parole che Ghemon ha riportato nella sua canzone, Lucio afferma che l’amore è la salvezza: l’amore assoluto, l’amore che si muove dal cuore, che ti esce dalle mani e cammina sotto i tuoi piedi, l’amore francescano, nella sua più semplice purezza.

Henna è una preghiera, una preghiera agli uomini, per gli uomini. Senza dubbio era il brano che più di tutti Lucio aveva nel cuore, che ha sempre fatto in tutti i suoi live, e rappresenta la sua capacità di andare in profondità e di arrivare alla verità, mettendosi in rapporto con sé stesso, incontrandosi”.

Ghemon raccoglie tutto questo, lo sente, lo fa proprio e scrive “Solo per me”. Sottolinea Cristiano Governa, giornalista, scrittore, sceneggiatore: “scrivendo Solo per me Ghemon è stato fedele ad Henna perché la ha tradita completamente. Ha fatto la propria canzone, a partire da Lucio”. Inoltre, “la distanza che sembra separare la musica di Solo per me da quella di Henna è solo apparente, “infatti” precisa Anna Scalfaro, docente di Musicologia e Storia della musica al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna “nella ripresa dei contrappunti si incontrano i due generi con il risultato che l’uno dà forza all’altro”. Del resto lo stesso Lucio Dalla non si sentiva certo distante dal rap, ricorda infatti Paolo Piermattei che “Lucio scherzava spesso su sé stesso, sostenendo di essere stato il primo rapper italiano e come dargli torto pensando per esempio a Disperato erotico stomp, scritta nel 1977...”.

Nei saloni in cui Lucio Dalla ha vissuto e lavorato i cinque videomaker hanno dunque raccolto queste ed altre suggestioni ed è nata l’idea di videoclip che ciascuno, al termine della Residenza Artistica, ha presentato alla Giuria che ha poi decretato la vittoria del giovane regista Alessandro Amante “che ha proposto un’idea di grande impatto emotivo, in grado sia di restituire la forza delle parole di Ghemon che l’atmosfera di Henna.

Un’idea sorprendente cui è sottesa una riflessione profonda, universale e senza tempo così come Lucio ha voluto Henna e così come emerge con incisività dal racconto di Ghemon” commentava Ambrogio Lo Giudice, presidente della Giuria dell’iniziativa.

Aggiudicatosi l’incarico, da parte di Fondazione Lucio Dalla, per la realizzazione del videoclip proposto, Alessandro Amante ha girato lo scorso Febbraio, sui colli bolognesi, il videoclip “Solo per me”. Parlando della fase di pre-produzione, Alessandro Amante racconta: “Un momento significativo per me è stata la collaborazione con l’illustratore Luca Bulgheroni che ha realizzato uno storyboard eccezionale, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista pratico, in quanto strumento importante sul set per realizzare il video”, mentre in merito alla fase di realizzazione il giovane regista commenta: “Quando è stato il momento di girare, ho avuto l’onore di avere come direttore della fotografia il Maestro Gian Filippo Corticelli, amico e storico collaboratore del regista Ambrogio Lo Giudice, mentore e presidente di giuria dell’iniziativa, insieme hanno girato tutti i video musicali di Lucio Dalla. E’ stato davvero emozionante vedere un David di Donatello sul set:

la sua sicurezza, la sua profonda conoscenza e il suo modo di fare sono state un grande esempio e una lezione sul fare cinema che sempre porterò con me”.

Dopo la presentazione in anteprima il 21 Luglio 2020, alle ore 21.15, in Piazza Maggiore, alle 22 il videoclip verrà pubblicato sul canale Lucio Dalla Vevo e successivamente alla première del 21 Luglio, ospite della Rassegna “Sotto le stelle del cinema” della Cineteca di Bologna, il videoclip proseguirà il suo percorso con l’intento di partecipare a festival del videoclip e del cortometraggio, sia Italia che all’estero.

Commenta Andrea Faccani “Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa a supporto del giovane talento e fieri di presentare il lavoro realizzato dal giovane regista Alessandro Amante. E’ stato necessario attendere, superare un periodo difficile, ma potere presentare il videoclip “Solo per me” nell’incredibile cornice di Piazza Maggiore, ospite della Rassegna “Sotto le stelle del cinema” e, soprattutto, avere Gian Luca Farinelli, che di cuore ringraziamo, quale padrino di questo “battesimo”, ci riempie di gioia e ci aiuta a lasciare alle spalle il silenzio e la preoccupazione delle settimane trascorse nella forzata immobilità e ci sprona a guardare al futuro con fiducia, come Lucio ha sempre fatto, e a mettere ancora più energia nella realizzazione delle iniziative nel suo nome”.

Emozionato, Alessandro Amante sottolinea: “La possibilità di avere la prima al “Cinema più bello del mondo” è una gioia che difficilmente riesco a esprimere a parole. Su quel palco ci sono stati i più grandi filmmaker e le pellicole proiettate durante le varie edizioni sono capolavori internazionali e colgo l’occasione per ringraziare la Cineteca di Bologna per l’opportunità e la Fondazione Lucio Dalla per la fiducia che ha avuto nei miei confronti”. Prosegue poi Sono molto emozionato e spero che il nostro lavoro possa essere di interesse del pubblico, come il messaggio che ho cercato di far passare attraverso le immagini. Partendo dalla frase “la guerra non è interessante se è in televisione” presente nella canzone, ho cercato di lanciare una riflessione attraverso una provocazione... come sarebbe la nostra percezione della guerra se improvvisamente ci trovassimo in una situazione di estremo pericolo causata dall’eco di un conflitto passato? Come ne usciremmo da una situazione del genere? Questa è la domanda a cui ho cercato di dare risposta. Non poteva mancare la presenza salvifica e risolutiva di Lucio Dalla, che ho omaggiato nel videoclip. Del resto, penso che la possibilità di arrivare a tante persone implica che i filmmaker abbiano delle responsabilità, e quindi ritengo che ogni occasione sia valida per riflettere o trasmettere un messaggio, qualsiasi sia la durata o il genere di video. In questo caso ho voluto soffermarmi sul problema delle mine antiuomo: questi ordigni (che causano un morto all’ora nel mondo), sono una vera e propria vergogna per l’umanità in quanto solitamente hanno come vittime per lo più i bambini, che muoiono o vengono mutilati anche a distanza di tanti anni dai conflitti. Lucio Dalla ha sempre dimostrato grande sensibilità e attenzione alle persone ed è anche per questo motivo ho scritto una storia che parla di una situazione di estremo pericolo causata da una guerra lontana”.

L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con Bologna Città della Musica Unesco, IncrediBOL!, Bologna Welcome e realizzata con la collaborazione del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna ed il sostegno di CheBanca!, banca del Gruppo Mediobanca.

Il videoclip "Solo per me" (Henna) Ghemon Feat Lucio Dalla, scritto e diretto da Alessandro Amante, è tra i finalisti del Roma Creative Contest
2021

Il videoclip "Solo per me", scritto e diretto da Alessandro Amante sull'idea nata in occasione della prima Residenza Artistica edizione 2019/2020 organizzata da Fondazione Lucio Dalla nella casa dell'artista cui è dedicata, è stato selezionato tra i finalisti del Roma Creative Contest 2021.

Il Festival avrà luogo online sulla piattaforma My Movies dal 20 al 25 settembre data in cui Giuseppe Tornatore, presidente di giuria, premierà il vincitore.
Potrete visionare qui  gratuitamente ed illimitatamente tutti i corti in concorso per le varie categorie del Festival! il pubblico potrà votare direttamente dalla piattaforma, il corto che lo ha maggiormente colpito e che ritiene meritevole della vittoria del Premio Mymovies - dalla parte del pubblico.

 

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